Referees
I referees sono esperti nelle discipline trattate dalla rivista Papireto, che esaminano gli articoli scientifici inviati al fine di una possibile pubblicazione. La
funzione dei referees quindi è vitale, dato che dal loro lavoro dipende la qualità dei contenuti della rivista.
I referees forniscono un giudizio non vincolante, dato che in ultima istanza è la Direzione che
decide se pubblicare un articolo o se rifiutarlo (soprattutto quando vi sono divergenze di opinioni tra i
referees). Il loro giudizio rimane comunque estremamente importante perché quasi sempre sono loro che valutano nel modo più attento possibile i contributi e suggeriscono modifiche da fare nel caso si decida di richiedere all'autore di scriverne una versione migliorata.
I referees esaminano sempre gli articoli in "doppio cieco" (double-blind). Ciò significa che il referee non conosce il nome dell'autore dell’articolo che esamina, e che neppure l'autore conosce (né conoscerà mai) il nome dei referees che hanno valutato il suo articolo. Solo la Direzione conosce i nomi di entrambi, che non
rivelerà mai a nessuno. Nella letteratura scientifica questo è un aspetto molto importante. Infatti, grazie all'anonimato, il referee si può sentire più obiettivo e libero di esprimere un giudizio anche negativo, senza timore di ferire l'autostima di un collega che eventualmente conosce.
La Direzione invia ai referees l’articolo dopo avere tolto il nome dell'autore/i e tutti i suoi possibili riferimenti, inclusi i metadati.
Nonostante gli articoli inoltrati ai referees siano anonimi, può accadere che un referee intuisca l'identità dell'autore, soprattutto se ha la stessa area di expertise (ad esempio conosce le sue linee di ricerca, il suo modo di argomentare, ecc.). Se questo accade, il referee è tenuto a non rivelarlo a nessuno, ma deve
comunicarlo alla Direzione, la quale non conferma né nega quanto intuito dal referee, e a questo punto è consapevole che questo referee ha un bias (cioè un possibile pregiudizio). Naturalmente, c'è un'altra
possibilità che il referee arrivi a conoscere l'identità dell'autore, e cioè nel caso che l’articolo venga accettato e successivamente lo ritrovi pubblicato nella rivista. Anche in questo caso il referee deve tenere rigorosamente segreto il fatto che è stato uno dei referees anonimi.
Per il processo di referaggio Papireto si avvale di referees appartenenti sia all’Accademia di Belle Arti di Palermo, sia soprattutto di esperti esterni delle varie discipline d’interesse della rivista. Per evitare ogni possibile bias gli articoli proposti da studiosi afferenti a qualsiasi titolo all’Accademia di Belle Arti di Palermo (professori, ricercatori, cultori della materia, dottorandi o studenti) sono valutati esclusivamente da esperti esterni, mentre i contributi proposti da afferenti ad altre istituzioni o ricercatori indipendenti possono essere valutati sia da esperti interni, che esterni.
Il giudizio dei referees, compilato attraverso un apposito modulo trasmesso dalla Direzione assieme all'articolo, si compone di due sezioni: nella prima il referee deve dire se l'articolo è pubblicabile o meno nella rivista e se occorrono modifiche; nella seconda deve trasmettere un commento discorsivo (da 270 a 1.000 caratteri) sull'articolo specificando le eventuali modifiche da fare e gli aspetti positivi o negativi che presenta il contributo.
Sarà cura del direttore editoriale comunicare agli autori, senza in alcun modo rivelare l'identità dei revisori, l'esito del referaggio, trasmettendo i singoli commenti rilasciati, le eventuali modifiche richieste e se l'articolo dovrà o meno essere sottoposto nuovamente a referaggio.
Di seguito si elencano i referees che hanno contribuito alla rivista con la rispettiva affiliazione.
Luigi Amato, Accademia di Belle Arti di Palermo.
Raúl Armando Amorós Hormazábal, Independent researcher.
Patricia Andrés González, Universidad de Valladolid.
Giuseppe Antista, Accademia di Belle Arti di Palermo.
Domenico Attademo, già Accademia di Belle Arti di Foggia.
Fina Serena Barbagallo, Accademia di Belle Arti di Napoli.
Costanza Barbieri, Accademia di Belle Arti di Roma.
Marco Betti, Direzione Regionale Musei della Toscana.
Massimo Bonura, Independent researcher.
Cristina Borgioli, Accademia di Belle Arti di Firenze.
Alessandro Botta, Accademia Albertina di Belle Arti di Torino.
Doriana Bruccoleri, Università degli Studi di Palermo.
Alessandra Buccheri, Accademia di Belle Arti di Palermo.
Marcello Buffa, Accademia di Belle Arti di Palermo.
Alma Cristina Casula, già Accademia di Belle Arti di Sassari “M. Sironi”.
Elena Catra, Accademia di Belle Arti di Venezia.
Maria Ange Causarano, Università degli Studi di Messina.
Giuseppe Cipolla, Accademia di Belle Arti di Palermo.
María Teresa Cortón de las Heras, Universidad de Valladolid.
Alberto Cottino, Accademia Albertina di Belle Arti di Torino.
Valeria Costanza D’Agata, Università degli Studi di Messina.
Antonio D’Amico, Museo Bagatti Valsecchi di Milano.
Giuseppina de Marco, Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria.
José Antonio Díaz Gómez, Universidad de Granada.
Valeria di Piazza, Accademia di Belle Arti di Palermo.
Elisabetta di Stefano, Università degli Studi di Palermo.
Harula Economopoulos, Accademia di Belle Arti di Venezia.
Laura Facchin, Università degli Studi dell’Insubria.
Viviana Farina, Accademia di Belle Arti di Napoli.
Eva Frapiccini, Accademia di Belle Arti di Brera.
Dalma Frascarelli, Accademia di Belle Arti di Roma.
Claudio Gamba, Accademia di Belle Arti di Brera.
María Esther Galera Mendoza, Universidad de Granada.
Marina Giordano, Università degli studi di Palermo.
Giulia Ingarao, Accademia di Belle Arti di Palermo.
Dario La Mendola, Accademia di Belle Arti di Palermo.
Giuliano Lombardo, Accademia di Belle Arti di Venezia.
Valeria Maggiore, Università degli Studi di Palermo.
Giuseppina Manca di Mores, Accademia di Belle Arti di Sassari “M. Sironi”.
Rosalia Francesca Margiotta, Università degli Studi di Palermo.
Lucia Masina, Accademia di Belle Arti di Roma.
Ida Parlavecchio, Accademia di Belle Arti di Palermo.
Pietro Piazza, Independent researcher.
Salvatore Pitruzzella, già Accademia di Belle Arti di Palermo.
Ivana Randazzo, Università degli Studi di Catania.
Rita Randolfi, Independent researcher.
Laura Rodríguez Peinado, Universidad Complutense de Madrid.
Sergio Rossi, La Sapienza Università di Roma.
Sandro Scalia, Accademia di Belle Arti di Palermo.
Paolo Daniele Scirpo, National & Kapodistrian University of Athens.
Anastasia Segneri, Accademia di Belle Arti di Firenze.
Salvatore Tedesco, Università degli Studi di Palermo.
Emilia Valenza, Accademia di Belle Arti di Palermo.
Stefano Valeri, La Sapienza Università di Roma.
Flavia Zisa, Università degli Studi “Kore” di Enna.